Sostegno per l’Inclusione Attiva – SIA

Con Decreto n. 229/2016 del 3 agosto 2016 del Direttore Generale della Direzione Generale per l’inclusione e le politiche sociali, dove è incardinata l’Autorità di Gestione del PON Inclusione, è stato adottato l’Avviso pubblico n.3/2016 per la presentazione di progetti a valere sul “PON Inclusione”, Fondo Sociale Europeo, programmazione 2014-2020. L’Avviso, che prevedeva una dotazione finanziaria complessiva di 486.943.523,00 euro, era rivolto agli Ambiti territoriali per la realizzazione di interventi di attuazione del Sostegno per l’inclusione attiva (SIA).
Il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) consisteva in una misura di contrasto alla povertà che prevedeva l’erogazione di un beneficio economico (Carta SIA) alle famiglie in condizione di povertà nelle quali almeno un componente fosse minorenne oppure fosse presente un figlio disabile (anche maggiorenne) o una donna in stato di gravidanza accertata.
Per godere del beneficio, il nucleo familiare del richiedente doveva aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa sostenuto da una rete integrata di interventi, individuati dai servizi sociali dei Comuni (coordinati a livello di Ambiti territoriali), in rete con gli altri servizi del territorio (i centri per l’impiego, i servizi sanitari, le scuole) e con i soggetti del terzo settore, le parti sociali e tutta la comunità. Il progetto veniva costruito insieme al nucleo familiare sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni e coinvolgeva tutti i componenti, instaurando un patto tra servizi e famiglie che implicava una reciproca assunzione di responsabilità e di impegni. Le attività potevano riguardare i contatti con i servizi, la ricerca attiva di lavoro, l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute. L’obiettivo era aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia. Per poter godere del beneficio il nucleo doveva anche soddisfare determinati requisiti economici e familiari.